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Ucraina: attuate ulteriori sanzioni dell’UE

Berna, 25.03.2022 – Il 25 marzo 2022 il Consiglio federale ha adottato ulteriori sanzioni nei confronti della Russia a seguito del perdurare dell’invasione militare in Ucraina. Viene così attuata la decisione del Consiglio federale del 18 marzo 2022 di riprendere anche il più recente pacchetto di sanzioni dell’UE. I provvedimenti entrano in vigore il 25 marzo 2022, alle ore 23.

Con la decisione del 25 marzo 2022 la Svizzera aderisce ai provvedimenti varati dall’Unione europea (UE) il 9 e il 15 marzo scorsi a seguito del perdurare dell’invasione militare della Russia in Ucraina. La Svizzera ha già attuato, il 16 marzo, l’ampliamento della lista di persone colpite da sanzioni finanziarie, secondo quanto deciso dall’UE a tale data.

Ora sono vietate l’esportazione di beni del settore energetico e la fornitura dei relativi servizi, così come è proibito partecipare o mettere a disposizione prestiti o altri mezzi finanziari alle imprese attive nel settore energetico.

È vietato importare prodotti siderurgici provenienti o originari della Federazione Russa, nonché esportare nella Federazione Russa beni di lusso e beni per la navigazione marittima. In ambito finanziario sono vietate le transazioni con talune imprese statali e la messa disposizione di servizi di rating del credito.

Il Consiglio federale ha inoltre deciso alcune deroghe alle sanzioni finanziarie, se finalizzate ad attività umanitarie. Ciò facilita le relazioni commerciali necessarie per l’operato delle organizzazioni umanitarie.

Con ciò sono stati attuati tutti i provvedimenti del quarto pacchetto di sanzioni dell’UE.

Oltre a ciò il Consiglio federale ha deciso di non attuare il provvedimento UE del 1° marzo relativo alla diffusione dei contenuti di alcuni organi di informazioni russi, segnatamente Sputnik e Russia Today. Pur trattandosi di strumenti di propaganda e disinformazione mirata utilizzati dalla Federazione Russa, il Consiglio federale ritiene più efficace rispondere con i fatti a dichiarazioni fallaci e dannose, anziché vietarle.

 

Fonte: https://www.admin.ch/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa.msg-id-87747.html